Date:Maggio 19, 2022

Marzo 78: l’orto della comunità

Un orto in comunità come strumento educativo

Referente : Franco Domenico

Coltivare un orto della comunità è coltivare prima di tutto se stessi. Coltivare un orto della comunità è un modo per imparare a conoscere il proprio territorio, il funzionamento di una comunità, l’importanza dei beni collettivi e dei saperi altrui.
E’ un’ attività interdisciplinare adattabile ad ogni età, un’occasione di crescita in cui si supera la divisione tra educatore e minore e si impara condividendo gesti, scelte e nozioni, oltre che metodo. Offre ai ragazzi la possibilità di esplorare le sue infinite risorse, esprimere le loro potenzialità, le loro competenze, le loro curiosità.
Fornisce agli educatori strumenti per progettare un programma educativo tematico condiviso, dando senso all’ agire comune. Permette di condividere pensieri e competenze diverse in attività educative comuni, permettendo ai ragazzi, agli educatori di sperimentare e vivere momenti di relazione, valorizzando il fare di ciascuno. Ri-creare uno spazio quale luogo di senso per le relazioni sociali, la cultura sperimentata, le trasformazioni naturali. Trasformare i luoghi e creare cultura.

Le finalità  

L’orto in comunità nasce con l’intento di favorire nei ragazzi e nelle ragazze un uso corretto delle risorse a disposizione assieme ad una sana alimentazione, stimolando e facendo acquisire una maggiore consapevolezza del rispetto verso l’ambiente, sulla nutrizione, di imparare realizzando, di apprendere, di lavorare in gruppo. La strutturazione di un orto recuperando terreni non utilizzati, rappresenta uno strumento marcato di educazione ecologica. I ragazzi e le ragazze impareranno ad apprezzare  quanto prodotto  in autonomia, rispettando le risorse del nostro pianeta.
Proprio per questo, il traguardo educativo, a cui il nostro gruppo appartamento ambisce, è quello di promuovere benessere, cultura e socializzazione, fattori necessari nella formazione di comunità sostenibili. La scelta di questo strumento educativo si fonda sulla convinzione che far sperimentare ai ragazzi delle attività manuali finalizzate alla costruzione di strutture permanenti, per esempio un orto, richiede un impegno costante e capacità progettuali/esecutive prolungate nel tempo. Questo laboratorio muove l’interesse e l’attenzione verso le discipline curricolari da parte dei giovani e trasmette come la realtà viene interpretata con strumenti quali l’osservare, il conoscere, il descrivere. Le attività prevedono il coinvolgimento anche di minori con difficoltà d’apprendimento e/o con problemi comportamentali, in attività pratiche di movimento, prevalentemente all’aperto, che richiedano impegno e collaborazione e che pongano i giovanissimi sullo stesso livello di abilità.
La dimensione interdisciplinare prevede l’approfondimento degli obiettivi di scienze legati alla botanica e alla conoscenza della piccola fauna dei giardini; di educazione ambientale legati al rispetto dell’ambiente. Inoltre  si trasmette ai ragazzi e alle ragazze la responsabilità   nel prendersi cura dell’orto e del giardino ma anche impegnarsi caratterialmente a saper aspettare ed avere pazienza nel raggiungere l’obiettivo.

Obiettivi

La creazione e il mantenimento di un orto ecologico della comunità viene introdotto come strumento educativo per il raggiungimento di alcuni obiettivi:

  • Educare al gusto e favorire una sana alimentazione. Affinare la sensibilità percettiva, avvicinando i ragazzi al cibo attraverso l’analisi sensoriale, il gioco e la curiosità (i laboratori del gusto), aumentare la consapevolezza del proprio gusto personale imparando a discriminare, valutare, scegliere tra i vari cibi proposti, accrescere la memoria gusto-olfattiva nei bambini.
  • Far acquisire conoscenze e comportamenti corretti e il più possibile consapevoli nei confronti del cibo e della sua origine;
  • Sensibilizzare bambini e ragazzi alla cura della propria salute attraverso la corretta alimentazione.
  • Prendersi cura di spazi esterni
  • Promuovere il senso di responsabilità nei ragazzi attraverso la cura dell’orto, coinvolgendo nel progetto gli operatori, favorendo la circolazione dei “saperi” (ricette, tecniche di coltivazione..)
  • Riflettere insieme sulle buone pratiche realizzate e messe in pratica nell’orto (compostaggio, riciclo, filiera corta, biologico…)
  • Promuovere il consumo di cibo, per favorire l’adozione di abitudini sane e sostenibili;
  • Educare alla cura e al rispetto dell’ambiente per favorire uno sviluppo sostenibile
  • Favorire lo sviluppo di un “pensiero scientifico” .
  • Saper descrivere, argomentare, ascoltare; saper riconoscere e mettere in relazione semi, piante, fiori, frutti; saper porre problemi e formulare ipotesi e soluzioni; saper utilizzare un linguaggio specifico, imparare il ciclo vitale delle piante – il ciclo alimentare – il ciclo delle stagioni.
  • Acquisire competenze pratiche nelle attività agricole e favorire lo spirito di cooperazione.
  • Migliorare i rapporti interpersonali.
  • Favorire la collaborazione tra i ragazzi
  • Assumersi dei piccoli impegni e mantenerli nel tempo.
  • Facilitare e promuovere esperienze fortemente inclusive.

    L’orto verticale

Un orto come comunità educativa, luogo di comunicazione, integrazione ed interazione, nasce dall’esigenza di creare uno spazio protetto in cui sviluppare e mantenere tutte le abilità che la persona possiede ed anche la maturazione affettiva e relazionale soprattutto nei soggetti con difficoltà.
L’orto è ubicato in Prunella di Melito Porto Salvo, provincia di Reggio Calabria, presso un terreno concesso in comodato gratuito da un educatore. Le attività di giardinaggio e di coltivazione si svolgeranno secondo un calendario stabilito precedentemente con l’educatore responsabile di riferimento, anche durante l’estate.
Un altro progetto ha trovato attualmente applicazione presso il giardino della cooperativa ubicata a Melito di Porto Salvo. “L’orto verticale”, questo il nome attribuito a tale iniziativa, ha trovato realizzazione da poco tempo proprio nel vasto cortile della cooperativa. Una struttura pensata per produrre ortaggi, erbe aromatiche ma anche frutti che una volta cresciuti colorano i vasi che accolgono i semi. Le finalità sono le stesse citate in precedenza come l’intento di coinvolgere i ragazzi ospiti del gruppo in attività dinamiche, sociali e costruttive.