Date:Maggio 19, 2022

Breve storia del Laboratorio di Falegnameria

L’ispirazione di crearlo nata da una gita a Perugia

 

La nascita del Laboratorio risale all’anno 1994, quando il Ministero di Grazia e Giustizia con la legge 216/91 promosse un bando per le  cooperative di quei territori considerati a rischio  “per esercitare i primi interventi in favore dei minori soggetti a rischio di coinvolgimento in attività criminose”.

Il finanziamento ottenuto in seguito a tale bando sostenne le spese per l’avvio del laboratorio per intero e vennero pertanto acquistati strumenti, macchinari e prodotti. Il legno veniva reperito da grossi rivenditori e l’Associazione “Piccola Opera- Papa Giovanni XXIII” di Reggio Calabria contribuì, affittando ad un prezzo modico un fabbricato sul territorio melitese, a favorire la costituzione del luogo fisico dove l’educatore referente del progetto insieme agli educatori avrebbe potuto lavorare con i ragazzi.
L’ispirazione del laboratorio nasce da una gita a valenza educativa fatta a Perugia nel lontano 1994 presso una comunità per disabili. Gli operatori del centro visitato avevano dato stimolo alla creatività degli ospiti della comunità, alcuni anche con gravi menomazioni, coinvolgendoli a tale progetto.  Ecco allora che la volontà di questi ospiti nel riuscire a portare a compimento qualcosa, nonostante tutto, è stata fatta propria dagli educatori della nostra cooperativa è interpretata come forza emotivamente costruttiva da indirizzare ai nostri ragazzi che, seppur provenienti da famiglie con problematiche ben diverse, potevano e dovevano emergere.
Tra le creazioni dei ragazzi nel laboratorio si evidenziano le icone rappresentative con disegni e/o immagini artistico religiose di significativo impatto. Il ricavato delle icone, vendute ad associazioni religiose e collaboratori, veniva di fatti destinato al sostegno di famiglie bisognose del luogo.
Questo è stato per noi motivo di grande orgoglio, ma soprattutto la prova che il lavoro nobilita l’uomo e lo rende libero da ogni condizionamento e dalla criminalità.
Trascorsi i primi anni, grazie anche alla collaborazione di obiettori di coscienza come Luciano Squillaci e Giuseppe Baldessarro, abbiamo osservato come l’essere considerati parte di qualcosa, essere gratificati nel lavoro, riuscire ad autodeterminarsi nella società possa dare valore ai ragazzi .  Le nostre icone hanno fatto il giro di tutta la Calabria, con il marchio della Cooperativa Marzo 78, sono state presentate alle mostre, nelle fiere, negli stand di beneficenza e quanto altro.
L’apprendere che più dell’80% dei ragazzi, che negli anni hanno sperimentato tale esperienza ed appreso competenze e ritmi lavorativi, sono attualmente impiegati sul territorio nazionale e all’estero in questo e altri settori ci rende sensibilmente gratificati del lavoro svolto a favore dei minori nostri ospiti.
Nel 2016 purtroppo il laboratorio è stato dichiarato inagibile a seguito di un forte maltempo e le poche risorse economiche della Cooperativa non hanno potuto ristabilire quanto duramente costruito.
Chiunque volesse vedere le opere dei nostri ragazzi può contattarci e toccare con mano la bellezza  di queste creazioni che ancora oggi riescono a trasmettere le emozioni vissute in quel tempo.