Con qualche giorno di anticipo trattandosi di una distribuzione particolare rivolta a persone davvero speciali, Babbo Natale ha indossato il suo abituale abito rosso brillante nella consegna dei regali in tutto il mondo.
A ricevere i doni sono stati i ragazzi della Cooperativa Marzo ‘78, i minori ospiti della struttura con sede a Reggio Calabria.
Accade allora che a suonare al campanello dell’appartamento del Gruppo nella serata festante dedicata ai minori prima di recarsi a casa per il Santo Natale, sia un personaggio famoso, neanche a dirlo, che si vede aprire l’uscio da un sbalordito ragazzo ospite.
Dopo il saluto classico al suono di “Ho ho ho” e l’immancabile strimpellio di campanello dorato, il corpulento Babbo con indosso il suo tradizionale sacco portato in spalla richiama attorno a se tutti i presenti della cooperativa. Operatori e ragazzi, incuriositi da chi si potesse celare dietro la folta barba bianca, facendo cerchio attorno ad esso, iniziano ad ascoltare le parole pronunciate del Babbo Natale.
Con grande sorpresa degli astanti “Santa Claus”, arrivato dalla sua lontana Lapponia proprio per omaggiare i minori della Marzo 78, fa intendere che conosce i comportamenti di tutti loro (messo a conoscenza limitatamente ovviamente dagli educatori) chiedendo chi e cosa avessero svolto durante l’anno.
Le risposte farfugliate dei ragazzi sono state date con una accettabile credibilità, qualcuna più, qualcuna meno ma sempre con tanta partecipazione.
Il “din don” della campanella annuncia dunque l’inizio della distribuzione dei regali, acquistati con complicità chiaramente dagli operatori e i giovani del Servizio Civile nello scegliere ciò che desideravano ricevere i ragazzi.
Le “strenne” sistemate nel sacco di Babbo Natale iniziano così a diventare gioia per altri. Uno ad uno i giovani adolescenti visibilmente felici ricevono direttamente dalle mani di Babbo Natale i pacchi preparati per l’occasione tra sorrisi e lettere di promesse.
Una festa nella festa dunque quella che ha visto i giovani ospiti della Cooperativa Marzo ’78 trascorrere un pomeriggio di sano divertimento tra giochi di società classici del Natale e festanti risate che hanno reso ancora più fervido il momento tra la soddisfazione di tutti gli operatori contenti e gratificati per quanto vissuto ma anche compiaciuti per aver donato una parentesi di felicità e serenità nella vita dei “loro” ragazzi.